Interessante serata all'Infinity Live Pub di Pieve Fissiraga, in provincia di Lodi, denominata (forse impropriamente) "Full Metal Night", dove si sono esibiti 3 gruppi molto diversi tra loro.
Ad aprire la serata ci pensano i 373°K, gruppo rock di Bologna che canta in italiano pezzi propri. Questa sera i volumi sono altissimi e la voce molto tenebrosa del cantante, unita ad un non perfetto mix dei suoni con numerosi 'fischi' dell'impianto, non mi permettono di capire appieno i testi, mentre musicalmente si rifanno ai grandi nomi storici del rock italiano dei bei tempi, quali ovviamente Litfiba e Timoria. Ovviamente io, essendo più propenso ad ascoltare metal, ho apprezzato di più i brani che si avvicinano, per esempio, agli Iron Maiden come nel caso della davvero molto bella "373°Kelvin", che sembra un pezzo della Vergine di Ferro con alla voce Pierò Pelù (e non c'è nulla di negativo in questo mio commento). Buona le presenza scenica e il coinvolgimento del pubblico. IMPORTANTE: dal loro Facebook è possibile scaricare il loro album "Spiriti Bollenti"!!!
Ora tocca ai Generation Breakdown. Premessa: loro sono molto giovani, avevano un chitarrista ritmico d'emergenza in quanto quello 'effettivo' in questo periodo è in Inghilterra e il cantante ha da poco superato un'influenza. Però... che disastro! In altre occasioni avrei detto cose del tipo 'i pezzi proposti non mi piacciono, ma sono bravi' o avrei scherzato sul look emo di alcuni di loro con tanto di frangia e mutande in vista, ma dopo l'intro partono con una 'Nightmare' (di cui potete vedere l'ultimo minuto nel video qui sotto) degli Avenged Sevenfold a dir poco imbarazzante per proseguire con 'Welcome to the family' sempre degli Avenged e sempre in modo disastroso (nel corso della serata proporranno anche "Bat country', oltre ad altri brani 'moderni'). Ho visto gente ridere vistosamente (forse è un pò troppo), però non è bello vedere il cantante sfogliare i testi nascosti dietro la spia o addirittura stare sul palco con un foglio A4 in mano! Quando in molti hanno deciso di prendersi una boccata d'aria o uscire per una sigaretta, è stato detto praticamente loro che bastava così perchè toccava all'ultima band... Qualcuno ha provato a protestare timidamente dal palco, ma senza effetti...
Comunque hanno il tempo dalla loro parte, per imparare a usare meglio i microfoni, per amalgamarsi, per imparare a memoria i testi...
Si cambia decisamente tono con i Lacerhate, band che propone pezzi propri e che si rifanno alla scena Metalcore sull'esempio di Hatebreed e Soulfly. Personalmente non apprezzo molto questo genere, però c'è da dire che la band, seguita da un gruppo di fedeli fans, riesce a creare un 'muro sonoro' impressionante con una buona presenza sul palco dove tutti sprigionano energia con furiosi headbanging. Franco, alla voce, non sta fermo un attimo, batteria e basso sono precisi e le due chitarre, dove alla ritmica spicca una ragazza, sono a dir poco terremotanti. Consigliatissimi agli amanti del genere!