venerdì 8 giugno 2012

SteelRiders + PassionTide @ Crazy Garage Club (Cesano Boscone /MI/) 01.06.2012

Al bel locale, rinnovato di recente, "Crazy Garage Club", serata metal con due gruppi capitanate da agguerrite ragazze alla voce. L'ambiente è molto sullo stile da motociclisti, tanto da avere sul retro una sorta di officina proprio per moto: molto metal! Il palco è bello, grande, con una bella illuminazione con l'unico difetto che, essendo il locale una sorta di capannone molto alto, a volte i suoni possono rimbombare. Però consigliatissimo a tutti coloro che vogliono vedere un posto bello e originale.

La serata è aperta dai PassionTide, tribute band dei Nightwish. Di cover/tribute band dei Nightwish ne ho viste molte, ma spesso i limiti di queste band sono (ovviamente) la voce e/o le tastiere e basi. Invece i PassionTide hanno una ottima cantante e riescono a ricreare tutto il tappeto sonoro sinfonico degli originali, merito di una band molto preparata e affiatata. "Marty" alla voce è molto simile a Tarja, riuscendo anche a reinterpretare qualche brano dei 'nuovi' Nightwish di Anette Olzon, creando un effetto bello e straniante: ecco come sarebbero i Nightwish oggi con Tarja alla voce. Chi dice che in questo tipo di musica non c'è il 'vero metallo', lo vada a raccontare al bravo bassista "Ame", che dal look alle movenze, racchiude l'essenza e gli stereotipi del metallaro. Infatti è un continuo roteare la chioma, portarsi sul bordo del palco, mettersi in posa mentre suona, insomma è un piccolo spettacolo nello spettacolo. "Anjw", alle tastiere e synth, è riuscito a ricreare le sonorità pompose e bombastiche che caratterizzano il sound dei finlandesi. Inoltre va detto che si è fatto carico dei cori che nella vera band sono ad opera del bassista Marko Hietala e, oltre a farli bene, la voce ci assomiglia un casino. Complimenti anche a "Peg" alla chitarra e a "Fede" alla batteria, molto bravi e professionali.
Quindi una tribute band consigliata a chi vuol rivivere il periodo d'oro dei Nightwish senza rimanere delusi dalla voce o dai suoni. Ultima considerazione, non meno importante (anzi!): questi 5 ragazzi si sono dimostrati molto simpatici e cordiali, disponibili a fare due chiacchiere con chiunque e a sapersi/volersi divertire, tanto da portarsi sotto il palco per l'esibizione della band successiva per urlare i cori e fare sano headbanging.








E' il turno degli SteelRiders, che con la loro set list incentrata sul metal, assestano un bel colpo infuocato ai presenti. Dopo l'intro e 'Riders of the Storms' degli Hammerfall, ecco una grande novità: 'Born from fire' degli Amorphis, cantata da Cristina NovemberRain in modo molto rauco quasi al limite del growl! Cover riuscitissima quindi (QUI POTETE VEDERE IL VIDEO), dove viene fatta seguire senza interruzione di continuità 'House of sleep', ormai cavallo di battaglia degli SteelRiders, sempre degli Amorphis.
L'ex Vanadium 'Gitaro' alla chitarra, questa sera con una maglia dei Nightwish come piccolo omaggio alla band precedente (nonchè grande fan dei finlandesi...), macina i suoi assoli molto bene e sembra anche divertirsi nel farlo. Anche questa sera abbiamo Emilio alla seconda chitarra, sempre concentrato e affidabile, e Francesco al basso, bravissimo anche nei cori e contagioso col suo entusiasmo, mentre Teo continua ad essere il solito 'cuore rullante' della band.
La scaletta scorre via tra classici hit del metallo, con Iron Maiden, la velocissima 'I want out' stile Sonata Arctica e Hammerfall che vengono cantati e urlati anche dai ragazzi che si sono portati sotto il palco, disposti anche a fare il classico effetto delay 'I want out - out - out...', quasi un marchio degli SteelRiders, sempre investiti e contagiati dall'energia dirompente di Cristina (anche questa sera con la maglia dello 'sponsor' "Dragon Art Tattoo"), che ad un certo punto è addirittura scesa dal palco prima per cantare da un'altra prospettiva, poi per unirsi simpaticamente a coloro che si erano portati sotto il palco.

In conclusione, una bella serata grazie a due ottime band, che magari avrebbe meritato qualche persona in più, ma che ha soddisfatto tutti i presenti.


















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