lunedì 27 maggio 2013

Love Frame + Pornovarsavia @ Rock 'n' Roll (Rho /MI/) 24.05.2013

Al Rock 'n' Roll di Rho (sempre gratis e senza obbligo di consumazione!) rivedo per la terza volta (e con immenso piacere) i Love Frame, che mi hanno dato la possibilità di scoprire una interessante band come i PornoVarsavia.


PornoVarsavia. Il nome mi aveva fatto venire in mente una band punk, ska o demenziale. Invece questi ragazzi provenienti da Novara, offrono un indie rock a tinte elettroniche molto interessante anche per me che non sono avvezzo a queste sonorità. Si definiscono Psycho-Rock, genere in cui fondono sonorità elettroniche, post rock, new wave rifacendosi alla musica psichedelica. Attivi dal 2004 (come Carpet Beaters), hanno all'attivo un album (Il Mito della Caverna) e due EP. Nel loro show hanno trasmesso tanta energia, con brani cantati in italiano in cui traspare un forte disagio che si tramuta in rabbia. Luca alla batteria si dimena non poco, tanto che rischia letteralmente di smontarla, Dani è al basso, con felpa e cappuccio calzato, Ste si occupa di chitarra e synth, Fabri all'altra chitarra e "manipolazione suono" mentre Marco è alla voce che ben interpreta i testi con la sua voce che, ad un primo ascolto, può sembrare sgraziata, però col proseguo del live ci si rende conto che è la voce 'giusta' per la band. Consigliati, ovviamente, a chi ama il rock e le sonorità alternative, che sicuramente possono apprezzare e giudicare meglio di me le loro esibizioni.

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Anche se è la terza volta che vedo i Love Frame live, i motivi di interesse non mancano. Innanzi tutto da segnalare le new entry nella line up della band: Giuseppe La Gala alla batteria e Andrea Leone al basso, che si aggiungono agli 'storici' Laerte Ungaro alla chitarra e Giulia "Lily" Lupica alla voce. Nonostante il completo rinnovamento della sezione ritmica, la band esegue il suo rock dark, quasi gothic, in modo perfetto, che riesce a coinvolgere la sala del Rock 'n' Roll piuttosto piena che canta e balla i pezzi, specialmente tra le prime file. I pezzi ormai sono conosciuti e nella scaletta trova posto anche la classica cover di Billy Idol "Rebel Yell" che serve ad aumentare l'entusiasmo del pubblico. I nuovi si sono comportati molto bene, Andrea al basso non è parso minimamente intimidito dal palco e ha interagito molto bene con Giulia 'Lily' con le classiche pose da rocker e anche Giuseppe alla batteria è sembrato preciso. Laerte alla chitarra si divide molto bene tra riff e assoli, spesso suonati con spavalderia (tipo quando suona con la mano sinistra e con la destra va sul manico della chitarra) mentre Lily alla voce è come sempre potente e melodica, però questa volta è parsa molto più intraprendente, a partire dal look (lo so che è la musica la parte fondamentale, ma un pò di immagine sul palco ci sta...); inoltre è parsa più dinamica e con una maggiore capacità comunicativa. Insomma, mi si passi il termine, mi è parsa più adulta. Tempo fa scrissi che il tempo è dalla loro parte. Credo proprio di aver ragione...

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giovedì 23 maggio 2013

Bejelit + Labyrinthus Noctis + Bizar Bazar @ The Theatre (Rozzano /MI/) 17.05.2013

Al The Theatre Club di Rozzano /MI/ ecco una bella serata metal, dove si esibiscono tre gruppi molto diversi tra loro, ma tutti apprezzati dai presenti.


(Solo dopo aver letto tutto il post, guarda il video del riassunto della serata...)

La serata è aperta dai Bizar Bazar, e nome non fu più azzeccato. Il gruppo è molto eterogeneo, ed è composto dall'eccentrico Fabian Vestod alla voce, Joey Tassello alla chitarra (che ricorda il protagonista del bellissimo film 'Airheads'), un tosto e massiccio Simone Merlenghi alla batteria e un'algida (cromaticamente parlando) Alice Lane al basso. La loro musica è un mix molto ben riuscito di generi, una specie di thrash metal e rock che in certi momenti ricorda qualcosa del reverendo Manson e di Rob Zombie, ma la definizione migliore la dà la stessa band, parlando di mix tra Megadeth e Faith No More. Stanno promuovendo il loro album "Circus Metal Maniac" (che alla fine del loro concerto ho acquistato) e, per fortuna, la loro musica necessita di qualche ascolto per essere capita ed assimilata, visto che gli emelenti 'crossover' sono nel cd più evidenti. Elementi che comprendono anche qualcosa di folk, ma non come lo si intende oggi (ovvio, vista la band...), ma piuttosto elementi zingareschi, che ben si addicono all'atmosfera di "circo metallico" che ricreano, con Fabian gran direttore dello stesso (e il suo look non credo sia casuale...). Bravi!

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E' il momento dei Labyrinthus Noctis, band che ho già visto al Blue Rose Saloon (qui il post) e di cui ho il bel demo. Questa sera confermano quanto di buono (e di bello) avevo visto, con Moreno alla chitarra, Sin al basso, Aeb alla batteria e Ark alle tastire, effetti e theremin (sotto il video e/o qui il link per vederlo all'opera). Ribadisco che è affascinante il connubbio tra arte musicale e arte visiva, con l'entità Io.01 alle voci, ovvero un manichino-alieno con un monitor come testa dove si alternano i volti dei singer, immagini, filmati... Il mondo gothic doom futuristico è molto ben ricreato e rappresentato nel videoclip della bellissima "Solaris" (VIDEO UFFICIALE: Labyrinthus Noctis - "Solaris") che è stato trasmesso in anteprima a metà della loro esibizione. Video molto futuristico, anche da un punto di vista tecnico, che ispirandosi ad alcuni classici film di fantascienza, crea una storia sul classico rapporto uomo / macchina (almeno è questo che ci ho visto io... ^_^'). La band, nonostante il genere possa sembrare ostico, sul palco scherza e sorride interagendo col pubblico che ha apprezzato la musica e il feeling creatosi. Lo show a me è piaciuto moltissimo, anche perchè credo che ogni spettacolo può essere motivo di interesse anche se già visti, poichè già solo l'utilizzo del theremin dà la sensazione di "musica" creata al momento sulla base dell'umore di Ark, mentre visivamente non è possibile guardare il monitor di Io.01, la grinta di Angela Sin e il suo basso con le corde fluorescenti, Moreno nei suoi assoli, Aeb preciso alla batteria, con effetti tipo luci e fumo, il tutto contemporaneamente, quindi ogni volta si può apprezzare qualcosa di nuovo. Consigliati a chi ama il rock e il metal sperimentale, il gothic (quello vero e non quello tipo Evanescence...), il doom, il dark, la musica elettronica seria, il cinema e i fumetti (le ultime due voci NON sono state messe casualmente o come battuta).

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Headliner della serata sono i power metaller Bejelit, che avevo gia visto in un festival di Novara. Sono in giro da circa un decennio, con all'attivo ben 4 album, un EP, un promo e svariati live e, nel momento in cui parte l'intro, sono molti i ragazzi che si portano sotto il palco. La band propone un classico power metal di matrice italiana, dove si distingue la grande voce di Fabio Privitera, che non ha nulla da invidiare ai nomi più noti della scena. Davvero bello il rapporto con i fans, che vengono coinvolti in simpatici sketch e in cori che cantano senza risparmiarsi: l'ormai già classico "don't give up!" lo potete apprezzare anche nel video sotto. La band si dimostra affiatata ed esegue pezzi che molti cantano, mentre saltano e si divertono. Molti brani sono delle vere e proprie 'fughe' power, anche se personalmente li apprezzo di più quando eseguono brani più heavy, magari un pò più lenti e meno 'acuti', ma questa è solo una questione di gusti personali, perchè da un punto di vista tecnico e scenico non si può rimproverare loro davvero nulla! Oltre a Fabio alla voce, abbiamo alle chitarre Sandro Capone e Marco Pastorino, Luca Negro al basso e Giulio Capone al basso. Ancora una volta, bravi!

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