domenica 29 maggio 2011

Seal of Soul + Sylpheed @ Padiglione 14 (Collegno - TO) 28.05.2011

Il Padiglione14 continua a proporre concerti interessanti ed è sempre più il punto di riferimento del metal underground di Torino.

Purtroppo arrivo dopo l'esibizione dei giovani Fallen Angels, ma l'eco dell'entusiasmo per la loro esibizione è ancora vivo, tanto che tutti me ne parlano benissimo.

Molto intrigante la proposta dei Sylpheed: un death metal gotico sulla scia dei My Dying Bride, con voce femminile che alterna voce pulita a potenti growl, chitarre a 7-8 corde, basso a 6 corde e violino! Molto bravi tecnicamente, forse dovrebbero variare un pò tra un pezzo e l'altro, nel senso che dopo un pò i brani tendono ad assomigliarsi. Forse è dovuto anche alla non perfetta serata del fonico, che rende tutto un pò impastato. Comunque band con grandi potenzialità da tenere d'occhio !




E' il turno dei Seal of Soul, gruppo death metal che si ispira palesemente ai Death del compianto Schuldiner. I loro pezzi sono molto potenti e 'in your face', ma la loro esibizione è totalmente penalizzata dall'audio con volumi eccessivamente alti che vanno in distorsione creando spesso un pastone sonoro incomprensibile. Ed è davvero un peccato, perchè la band comunque riesce a dimostrare di saper scrivere bei pezzi death e di essere bravi tecnicamente. Spero di rivederli presto, magari con volumi settati meglio...







NoMoreSpeech + NoMoreDolls @ Blues House (Milano) 27.05.2011


Il Blues House di Milano ospita una interessante serata di hard rock con due band capitanate da frontwoman, dimostrando che:
a) il rock/metal in Italia non è morto (Rock&Metal will never die!)
b) il rock/metal non è (più) solo prerogativa maschile.



Ad aprire la serata ci sono i NoMoreDolls, autori di un rock alternativo che sfocia nell'indie e nel noise. Interessante vedere il chitarrista 'giocare' con le mani sulla pedaliera creando effetti molto anni '70, tra l'improvvisazione e lo sperimentale ricordandomi i Sonic Youth. La maggior parte dei pezzi comunque si assestano tra il post grunge e il brit rock. Curioso vedere il batterista cimentarsi (a volte contemporaneamente) con le tastiere! I loro pezzi sono trasmessi da molte radio negli USA e, seppur distanti dai miei gusti musicali, li ho trovati piacevoli ed interessanti, tanto da portarmi ad acquistare il loro demo.





E' il turno dei NoMoreSpeech (ovvero i Nospeech con pezzi propri) che presentano il loro tanto agognato album! Le loro song vengono cantate ed interpretate da una Alteria piena d'energia come al solito, nonostante ci ha confessato di essere giù di voce (ma in pochi se ne saranno accorti!). Il loro stile è un rock/metal crossover che porta alla mente i Guano Apes. Molto bravi i musicisti (Nando al basso e Tony alla chitarra sono una garanzia) con Alteria che a furia di correre e saltare (farle delle foto decenti è stata una impresa!) finisce con il fiatone.
Il tempo di un pò di montenegro e ripartono nelle vesti di NoSpeech, facendo pezzi che vanno dall'hard rock (Van Halen, Aerosmith, DeepPurple, AC/DC, Kiss, ecc...) al metal (Metallica, Iron Maiden, S.O.A.D) tutti molto ben arrangiati e cantati. Anche il pubblico fa la sua bella figura cantando i pezzi più famosi, sino alla mega jam finale con tutti sul palco per Rock And Roll All Nite dei Kiss. Bel concerto, peccato solo per i pezzi dei Rage Against The Machine che io proprio non sopporto! :D
Alla fine è stato d'obbligo acquistare il loro CD (in versione Special Edition visto che l'uscita ufficiale è prevista per ottobre) che hanno simpaticamente autografato ai presenti.































giovedì 26 maggio 2011

Amon Amarth + Black Dahlia Murder + Evocation @ Magazzini Generali (Milano) 25.05.2011


*** NOTE / NOTA ***
Great show last night in Milan!! pity that the singer - as usual - has gone without care of the fans who waited outside for almost 2 hours (unlike the other band members signed autographs and made pictures) ... I have to understand if we suck or he is afraid to take some nasty disease ... fuck ... (Plz read the note at the end of this post)

Grande show ieri sera a milano !!!! peccato che il cantante - come al solito - si è defilato senza cagare i fans che lo aspettavano fuori da quasi 2 ore (a differenza degli altri membri della band che hanno firmato autografi e fatto foto) ... devo capiore se gli facciamo schifo o ha paura di prendersi qualche brutta malattia ... ma vaff ... (Per favore leggi la nota alla fine di questo post)
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Non c’è l’aria del grande evento, visto che i Magazzini Generali di Milano non hanno lo stesso fascino che può avere l’Alcatraz (per esempio). Anche lo stuolo di venditori di maglie e panini è molto limitato. Entrando si notava la biglietteria aperta, il che faceva presagire che alla serata non ci sarebbe stato il pienone. Infatti quando iniziano a suonare gli Evocation, il locale (che non è il Filaforum…) è per metà vuoto. Gli svedesi, attivi dai primissimi anni 90, sono autori di un melodic death metal piacevole. Il cantante fa stragi di cuori tra le fanciulle visto che esteticamente ricorda un po’ l’ultimo Bon Jovi… Pur aprendo per un pubblico che ignora chi siano, riescono ad interagire molto facendo anche partire il pogo a più riprese. Peccato che l’audio non è certo dei migliori, visti i suoni impastati che fuoriescono dalle casse.





Ignoravo il deathcore. Ignoravo i Black Dahlia Murder. Entrambi non mi piacciono! Su Wikipedia il loro stile è definito ‘un death metal in chiave molto tecnico, influenzato da band come At the Gates, In Flames, Morbid Angel, Carcass’. Detta così sembrerebbe una cosa fighissima. Invece, secondo me, fanno semplicemente death/metalcore con assoli melodici. Il loro look è a dir poco irritante (un ‘fattone’ con chitarra verde e pick-up con i colori della bandiera giamaicana; bassista con pantaloncini e canottiera da basket stile Bronx; cantante che sembra un hooligan in pantaloncini con occhiali da nerd; batterista con enormi lobo dilatatori…) e la musica viene subito a noia. E’ un continuo tupa-tupa-tupa con doppia cassa a elicottero da parte della batteria, su cui poggiano alternandosi riff death e metal. Anche qui l’audio è pessimo, forse la loro esibizione è fortemente penalizzata anche da questo fattore. Il cantante incita la folla con atteggiamenti da rais della curva sud e il (giovanissimo) pubblico reagisce prontamente. Chiede a più riprese di creare un "mosh pit" facendo il gesto del "circle pit", ignorando che sono cose tipicamente americane: infatti i ragazzini sotto il palco (ignorando a cosa si riferisse) si sono limitati a darsi degli spintoni accennando un pogo. Positivo comunque vedere tanti giovincelli ‘sottratti’ alla musica radiofonica: saranno, nel bene e nel male, le nuove leve del metal. Dopo il concerto i BDM hanno passato molto tempo fuori dal locale, per strada, con i fans: foto, autografi, scambi di battute. E di questo bisogna dargliene atto.





Per l’esibizione degli Amon Amarth, viene messo a loro disposizione tutto il palco. Assenti i classici elementi decorativi in stile vichingo (suppongo per questioni di spazio), fa bella mostra di se il tendone che ripropone la copertina dell’ultimo lavoro ‘Surtur Rising’ che prosegue su tutta la scena. Dopo la classica intro, attaccano con ‘War of the Gods’ e subito l’entusiasmo del pubblico sale alle stelle. E’ il turno di ‘With Oden on our side’ e tutta la scaletta sarà un pescare dalla ricca discografia della band. Viene riproposta ‘Victorious March’, bellissimo pezzo che era assente da un po’ nei loro live, in un medley con ‘Gods of war arise’ e ‘Death in fire’. Il mattatore principale è Hegg, il corpulento cantante, che intrattiene e scherza col pubblico con molto mestiere. Lundstrom (basso) e Mikkonen (prima chitarra) ci mettono del loro, mentre mi è parso un po’ in affanno Soderberg. L’audio è migliorato un po’, non è il massimo, ma effettivamente le canzoni sono belle e vengono eseguite anche meglio del solito. Lampi, tuoni e rumori di mare in tempesta aprono i bis: ‘Twilight of the thunder god’, ‘Rune to my memory’ e ‘The pursuit of viking’ (ormai la ‘Seek and destroy’ degli Amon Amarth, con il ritornello ripetuto all’infinito e urlato da tutti i presenti) chiudono questo bel concerto che ci ha visto partecipare, cantare, saltare, urlare e... sudare!!!
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LA SCALETTA
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War of the gods
With Oden on our side
Destroyer of the universe
Master of war
Live for the kill
Guardians of Asgard
Doom over dead man
Slaves of fear
God, his son and holy whore
Varyagas og Miklagdard
For victory or death
Victorius march + Gods of war arise + Death in fire
Twilight of the thunder god
Runes to my memory
The pursuit of vikings






















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LE NOTE DOLENTI
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Grande amarezza e delusione per i fans (NOI!!!) degli Amon Amarth, che invano abbiamo atteso circa 2 ore nei pressi del tour bus solo per avere un autografo o un a foto. L’unico effettivamente disponibile è stato il chitarrista Mikkonen, mentre Hegg si è praticamente negato (come aveva fatto al meet&greet del Gods Of Metal 2010) trincerandosi sul bus. Ricordo con rammarico quando nel 1999 li vidi per la prima volta al Babylonia di Biella: disponibilissimi per foto, autografi e due chiacchiere. All’epoca non nascondeva il fatto che era costretto a lavorare: lui vendeva formaggi in giro per la Svezia. Ora è una fottuta rockstar…

I still love Amon Amarth music.
I remember when I met them in 1999 for the first time. They were a new band in the metal world. Hegg said that his job was to sell cheese around Sweden.
I still love your music… but now you're a fucked rockstar…



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