I
Cayne, con un concerto al
Factory di Milano, presentano il loro nuovo album omonimo (naturlamente acquistato a fine show). Ovviamente, l'improvvisa e tragica scomparsa del chitarrista
Claudio Leo avvenuta pochi giorni prima, ha condizionato la serata, trascorsa piacevolmente ma in un clima surreale.
Aprono i
Vodkabai, autori di un buon hard rock alternativo, molto energico e accattivante. Eseguiti i quattro pezzi previsti, riescono a proporre un quinto brano visto che nel frattempo il locale si è riempito per bene. La formazione tiene bene il palco e riesce a riscaldare il pubblico, anche citando Claudio, e possono ritenersi soddisfatti della loro esibizione.




Non è semplice parlare dei
Cayne dopo ciò che è accaduto. Sicuramente sarà stato difficilissimo per la band suonare (bastava vedere i loro volti e i loro occhi...). Però credo sia stato il modo migliore per salutare Claudio,
presente sul palco con la sua chitarra e il suo berretto. Lo show è stato carico di emozione e commozione, rabbia ed energia... Si sono ripetuti applausi per Claudio, così come cori quasi da stadio in suo ricordo. E brani come 'Together as one' o 'Like the stars' assumono nuovi significati... Erano presenti tutti gli ex membri dei Cayne, alcuni ragazzi dei Lacuna Coil, parenti, amici e semplici fans... A fine show, la chitarra col berrettino è stata sollevata quasi come fosse un'icona a cui rivolgere il proprio pensiero e il proprio saluto.
Questa recensione non è come le altre.
Questo show non è stato come gli altri.
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Calca sotto il palco per i grandi Cayne |
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Urlo liberatorio... |
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Giordano Adornato (voce) e Marco Barusso (chitarra) |
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Giovanni Lanfranchi (violino e tastiere) |
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Marco Barusso: emotivamente il più 'provato'... |
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La chitarra di Claudio... |
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Il primo cantante dei Cayne sul palco per un brano del primo album... |
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Uno dei tanti applausi per Claudio... |
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La band con tutti gli ex membri, amici e parenti... |
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Un momento a dir poco 'toccante'... |
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Andrea dei Lacuna Coil (secondo da SX) |
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