sabato 16 febbraio 2013

Labyrinthus Noctis + I am Lethe + My Dea Project @ Blue Rose Saloon (Bresso /MI/) 14.02.2013


Bella serata di gothic metal al Blue Rose Saloon di Bresso (MI), organizzata dalla Rocker Sound Agency, da tempo attivi nella creazione di serate ed eventi davvero interessanti. Il prezzo è accessibile (solo 4 euro per tre band), il locale è accogliente, con una buona varietà di birre e panini vari.

I primi ad esibirsi sono i My Dea project, band di 'alternative gothic metal' con pezzi inediti, attivi sin dal 2006, anche se nel tempo si sono avuti cambi di line up. La loro musica è caratterizzata da classiche atmosfere gotiche alternate a momenti più robusti, con Alexandra Lynn alla voce che spazia dal lirico al moderno. Buona la prova della band con Dario Carazzina alla batteria, Francesco Panzera alla chitarra, Mauro Buttarelli alle tastiere e Federico Nosetto al basso. Qualcosina da limare nelle voci c'è (o magari era l'audio a non essere perfetto), per il resto va a seconda dei gusti: per esempio a me sono piaciuti i cori in growl, un pò meno quelli in screamo. La band è al lavoro per il primo EP, e QUI c'è il loro canale youtube per chi volesse farsi un'idea dei My Dea project.






Con gli I am Lethe si passa a sonorità decisamente più robuste e potenti, pur rimanendo sempre nell'alternative gothic metal. E' la prima volta che li vedevo dal vivo, anche se ho il loro (valido) demo. Grande presenza scenica, attaccano subito forte con Hypnos alla batteria impegnato anche nei cori e in un vorticoso headbanging! Elis e Haternal si alternano alla voce e, spesso, si intrecciano e si amalgamano senza creare il classico dualismo lirico/growl. Infatti mentre Haternal canta in un profondissimo growl, Elis canta sì in modo 'pulito', ma sempre potente e aggressivo. Ma è tutta la band a suonare in modo piacevolemente robusto, con Psycho LyndonMorpheuS alle chitarre e The Wolf Man al basso. Una sorta di mix tra The Gathering (dei bei tempi...), Dark Tranquillity e Katatonia (nelle varie 'vesti'). Davvero una gran bella esibizione!









Anche dei Labyrinthus Noctis ho il demo, ma è la prima volta che li vedevo dal vivo. Premetto che non è facile parlare di uno show come il loro, visto che l'impatto visivo è bellissimo e fondamentale (le foto saranno più chiare della mie parole...). Sul palco viene eretto un manichino dove, invece del volto, c'è un monitor, creando un personaggio a metà tra Matrix e Diva Plavalaguna (clicca QUI se non sai chi è...). Sul monitor, di volte in volta, vengono proiettati volti di uomini e donne che 'cantano' i brani evidentemente campionati, alternati a filmati tipo videoclip, mentre quando il manichino è a riposo, prende forma un teschio verde fosforescente. Va da sè che il concerto diventa un vero e proprio spettacolo, straniante, originale e bello. Sembra qualcosa che davvero arriva dal futuro, un connubbio tra musica e arte visiva, che non si limita solo al monitor del manichino. Infatti, nonostante l'attenzione (per forza di cose) spesso ricade su di esso, i componenti della band sono bravi e si danno da fare! Alla chitarra abbiamo il bravo Moreno, al basso una agguerrita Sin, alla batteria un preciso Aeb e alla testiere / sinth / effetti e quant'altro c'è Ark che riesce ad attirare l'attenzione su di lui grazie a uno strumento che definirlo futuristico è un eufemismo. Premetto che sono completamente ignorante sugli strumenti musicali elettronici, quindi si prenda con le pinze ciò che dico. Lo strumento in questione, visivamente sembrava un router o un ripetitore per interni (cioè una scatolina con un'antenna...) e, dopo aver suonato delle note sui sinth, letteralmente imponendo le mani sull'asticella (senza toccarla) i suoni si distorcevano tipo le pedaliere wah-wah per chitarra e, a seconda della distanza, velocità e intensità delle mani, i suoni cambiavano... Cioè, 'suonare' senza toccare lo strumento! Ditemi voi se non è futuristico questo... Il gotich doom proposto è massiccio grazie anche ai suoni del basso che risultavano 'robusti' e non monotono come il termine doom potrebbe far temere ai non amanti del genere. Consiglio vivamente a tutti gli amanti della musica di assistere almeno una volta ad un loro concerto, perchè ne vale davvero la pena!














2 commenti:

  1. Lo stumento "futuristico" si chiama Theremin ed è abbastanza diciamo ..vecchiotto!

    Bravi Laby!
    Elisa.

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  2. Ribadisco la mia ignoranza... :)
    Grazie per il commento!!!

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